Con la primavera riaprono i castelli
Con l’inizio della primavera i castelli provinciali trentini tornano ad essere visitabili dopo la breve chiusura invernale. Da sabato 22 marzo Castel Thun, Castel Beseno, Castel Stenico e Castel Caldes saranno aperti tutti i giorni, tranne i lunedì non festivi, dalle 9.30 alle 17.00. Sarà un’occasione per passeggiare immersi nella natura e godersi le bellezze dei nostri castelli, tanto più che in Valle di Non e nelle Giudicarie lo scenario sarà spettacolare grazie alle prime fioriture. Le classiche gite fuori porta saranno quindi un’occasione in più per abbinare ad una piacevole gita paesaggistica il grande patrimonio artistico e architettonico conservato nei castelli trentini.
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La vendita di Castel Thun nel 1926
Un passaggio storico tra rami familiari
Il 30 settembre 1926, presso il comune di Povo (Trento), venne siglato un importante atto di compravendita che segnò la storia di uno dei più importanti castelli del Trentino. Il conte Matteo Thun Hohenstein vendette Castel Thun al cugino boemo Franz de Paula Guidobald conte Thun Hohenstein della linea di Děčín per 500.000 lire.
I termini dell'accordo
- Prezzo totale: 500.000 lire
- Modalità di pagamento:400.000 lire in contanti
- Accollo di un'ipoteca di 100.000 lire verso la Cassa di Risparmio di Trento
Il contratto includeva il castello, i terreni annessi nei comuni di Vigo, Toss, Masi di Vigo e Dardine, e il mobilio destinato al maniero
Una trattativa lunga 59 anni
La vendita del 1926 concluse una trattativa iniziata nel marzo 1867 dal nonno del venditore, Matteo II conte Thun. Come scrisse quest'ultimo in una lettera del 25 ottobre 1867:
"di essere in trattative col mezzo del mio amministratore generale signor Francesco Dallecase per fare la cessione [...] di tutti i miei beni posti nei comuni di Vigo, Masi di Vigo, Toss e Dardine circondanti il castello Thunn col castello stesso"
Il rinnovamento boemo
Dopo l'acquisto, i nuovi proprietari avviarono un'importante opera di restauro e valorizzazione:
- Restauro completo dell'edificio (1926-1928)
- Riarredo degli interni con mobili e opere d'arte di grande pregio
- Riordino dell'archivio familiare e della biblioteca (circa 8.000 volumi)
Come testimoniato dal giornalista Ettore Guatelli nel 1929, il castello tornò al suo antico splendore grazie alla passione del conte Franz de Paula, "appassionato studioso della nostra arte" che "ha abbandonato nel 1926 i rumori mondani per ritirarsi quassù a vivere una vita patriarcale, in mezzo ai suggestivi ricordi".
Questa vendita rappresentò un momento cruciale per la conservazione di uno dei più importanti complessi castellani del Trentino, garantendone il restauro e la valorizzazione attraverso il passaggio a un ramo familiare che ne comprese profondamente il valore storico e culturale.
Tratto da PAOLODALLA TORRE,Castel Thun e la compravendita del 1926>>
Castel Thun nel 1910